Gli antichi greci e romani usavano lo zafferano come profumo e lo zafferano è menzionato nella materia medica cinese dal 1550.

Zafferano dei Castelli Romani - Fiore

Oggi il fiore è usato sopratutto come spezia in cucina e come tintura per l’abbigliamento. E’ un ingrediente essenziale di alcuni piatti orientali, mediorientali ed europei, come la bouillabaisse francese, la paella spagnola, i tagines marocchini e molti altri piatti. Lo zafferano, tuttavia, è una spezia molto costosa. 

Viene utilizzata solo una piccola quantità di ciascun fiore di zafferano e tutta la raccolta deve essere eseguita a mano. Con il nome “zafferano” indichiamo  in realtà solo una piccola parte della pianta stessa.

ll fiore dello zafferano ( Crocus sativus ) ha dei petali viola, con due antere gialle di polline e i tre fili rossi degli stimmi o stigmi, che sono quelli che vengono utilizzati come spezia, dopo averli essiccati per preservarne il colore ed il sapore. Si tratta della parte destinata a ricevere il polline per la fecondazione. Molti chiamano i fili di zafferano “pistilli“, termine che in botanica indicherebbe l’intera parte femminile del fiore, mentre in realtà sono semplicemente stimmi.

Poiché viene utilizzata una piccola parte del fiore, occorrono 100.000 fiori di zafferano per produrre 1/2 chilo di spezia. La piccola quantità di stimmi per pianta, insieme al fatto che la raccolta deve essere eseguita manualmente, spiega perché lo zafferano sia molto costoso.

Zafferano dei Castelli Romani fiore in sezione

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